BUONGIORNO SONCINO

Vista la situazione generale di due realtà contrapposte abbiamo pensato di formare un gruppo di persone libere ed indipendenti
Si è scelto come nome " BUONGIORNO SONCINO" perchè si vorrebbe rappresentare una sorta di risveglio civico rispetto al torpore generale , con l'intento di dare voce a persone che non vogliono soggiacere ai diktat politici, alle interferenze, alla voglia di controllare e gestire in modo personale ed accentratore tipico delle realtà eccessivamente strutturate e dei presenzialisti.
"Buongiorno Soncino " vuole proporsi ai cittadini tutti, capoluogo e frazioni, per avvicinare la gente al Palazzo, per ascoltare ma anche agire, per far rivivere Soncino e per dare voce all'interesse dei più.
Vorremmo che quanto succede nel Palazzo Comunale non avesse una patina di nebbia e non fosse riservato solo al gruppo ristretto di amministratori, ma anche ad altre realtà.
Perchè questo? Perchè le decisioni riguardano tutti noi che alla fine siamo quelli che, in un modo o nell'altro, pagano o subiscono.
I cittadini hanno già chiaro cosa serve al paese per migliorare la vita quotidiana; infatti, il buon senso necessario ad un amministratore è insito nelle voci della piazza.
Per questo motivo si vuole dare riscontro alle voci della piazza, ascoltare le necessità dei cittadini, affrontare i problemi e proporre soluzioni.
Chiediamo fiducia e collaborazione: ogni proposta è fondamentale e necessaria.
Chiunque sia interessato ad esprimere la propria opinione, a segnalare disservizi o problematiche e voglia collaborare con noi lo può fare partecipando con i propri commenti al blog "Le voci della piazza Soncino "
Saremo lieti di leggere anche i vostri pensieri per cercare di migliorare il NOSTRO COMUNE.


martedì 14 aprile 2015

chi vuole la poltrona?

Di recente nel panorama politico di Soncino si parla in modo molto negativo di poltrone e spartizioni.
Francamente, non ne comprendo il motivo.
Infatti, chiunque si occupi di politica, in un modo o nell'altro, intende incidere nella gestione della cosa pubblica e, per fare questo, deve ottenere un incarico o, volgarmente, una "poltrona".
Qualunque sia lo scopo di un politico, anche il più nobile, deve essere necessariamente collegato al potere e quindi alla poltrona: non può essere che così!
Se poi il potere viene gestito da più gruppi è logico che ciascuno di questi debba poter incidere nelle decisioni e avere quindi una parte di potere, o di poltrone: questa si chiama democrazia.
Sentire alcuni politici che accusano altri di aspirare alle poltrone (magari le stesse che vogliono loro), mi sembra un'assurdità.
Sarebbe come dire:"se la poltrona la voglio io, è un bene, se invece la vuoi tu è un male".
Al che mi viene da chiedere: chi si candida sindaco la vuole o non la vuole la poltrona da sindaco? A meno che, non aspirando alla poltrona, preferisca amministrare stando in piedi?
Lorena

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